Presentazione Libro: Un Cannolo per lo Sceicco
Alessandra Oddi Baglioni, ha una lunga esperienza manageriale, maturata in aziende pubbliche e in amministrazioni statali e comunitarie prevalentemente nell’area della comunicazione e relazioni esterne. Ha svolto attività e funzioni che spaziano dalla responsabilità diretta nella progettazione e realizzazione di eventi ed iniziative, alla organizzazione di uffici e gruppi di lavoro su tematiche specifiche, in Italia a Bruxelles e a New York.
Del primo filone fa parte una trilogia di romanzi storici direttamente collegati con le vicende della famiglia Baglioni nel corso dei secoli e le sue relazioni col mondo culturale umbro e con i grandi artisti dell’epoca, a cominciare da Raffaello. Il primo libro, ‘Le nozze rosse’ ripercorre una tragica strage, rappresentata metaforicamente da Raffaello, su commissione di Atalanta Baglioni nella ‘Deposizione’, dove trovarono la morte gli sposi Astorre I Baglioni e Lavinia Orsini e tanti altri familiari. Il secondo, intitolato ‘Astorre II Baglioni, il Grifone e la Mezzaluna’ parla dell’antenato Astorre II Baglioni, martire a Famagosta prima della decisiva battaglia di Lepanto che allontano’ l’incombente pericolo Ottomano dalle sponde occidentali e dall’attacco alla Cristianita’.Infine, si arriva al Risorgimento con ‘La dama e il compasso’, che indaga sulla componente massonica del Risorgimento italiano, attraverso le vicende di Camilla Oddi Baglioni e i suoi amori.
Si è concluso sabato 12 marzo 2016 l’anno di festeggiamenti dedicati al centenario della nascita del grande maestro Alberto Burri. In una Sala del Consiglio Comunale di Città di Castello , il Presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri – Prof. Bruno Corà – insieme al Sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta e all’Assessore alla Cultura della Regione Umbria Fernanda
Cecchini, ha presentato il lungo anno di iniziative ed eventi che hanno portato l’artista, le sue opere e la sua città natale in giro per il mondo. Come dimostra l’eco mondiale della mostra Au rendez a vous des amis, dell’esposizione al Guggenhiem di New York, ora a Dusserdorf, dell’inaugurazione del Cretto di Gibellina, questo ciclo di iniziative durato un intero anno ha accolto favori tra le maggiori istituzioni culturali di tutto il mondo. L’anno si è concluso, ma le iniziative con al centro la figura di Burri non finiscono qui: è imminente apertura del terzo museo dedicato alla grafica di Burri, pensato per essere ospitato negli spazi dei Seccatoi, in cui saranno esposti tutti i 200 pezzi della sua produzione grafica, capitolo fondamentale della sua produzione artistica, così come la costruzione della piazza che lui stesso progettò per la sua città, ed è in cantiere un’ulteriore mostra al Guggenheim di New York, dopo quella tenutasi quest’anno dal titolo “The trauma of painting”.
La giornata è stata anche l’occasione per presentare il nuovo Catalogo Generale delle Opere di Burri , pensato in sei volumi e due edizioni, inglese e italiano, volto a documentare il lavoro del maestro mediante tavole a colori accompagnate da schede tecniche scientifiche e da saggi originali di carattere storico, critico ed estetico: “questo è lo strumento scientifico più importante che abbiamo preparato per questo centenario – ha dichiarato Corà – un’opera che dà conto dell’intera produzione del maestro, compresa architettura, grafica e scenografie, tutto ciò, insomma, che ha concepito e realizzato durante la sua vita Alberto -Burri”.
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CITTA’ DI CASTELLO – Burri e Piero della Francesca si incontrano di nuovo. Dopo la mostra Rivisitazioni, anteprima del Centenario nel Museo civico di Sansepolcro, il Maestro informale e quello Rinascimentale sono protagonisti della pellicola, firmata dal regista Luca Severi e presentata al Los Angeles Italia Film Festival, prestigiosa rassegna che quest’anno ha premiato star come Paul Sorvino e Michael Madsen.
Il titolo del film “Alberto Burri e Piero della Francesca. Due rivoluzioni” ne spiega bene il contenuto. “Forse non immediato o per il grande pubblico – ha dichiarato il regista in occasione della premiere, – ma costruito a partire dalla tecnica artistica e dalla filosofia creativa di Burri, con cammei di chi studia, promuove e ama l’arte di due geni che furono anche dei grandi innovatori”.
Tra questi particolarmente intense sono le parole di Michelangelo Pistoletto che dichiara di “aver avuto due maestri. Piero è stato la scoperta e la rivelazione, Burri la vita stessa corporea che emana dai quadri”.
Di seguito un piccolo assaggio:
“Burri e Piero sono personalità effusive con la capacità di contagia-re le arti della loro forza espressiva” dichiarano il sindaco Luciano Bacchetta e il presidente Bruno Corà, per i quali “il film è un’ulteriore conferma dell’universalità del lin-guaggio artistico e del fatto che l’arte lavora sulla cultura e sulla trasformazione del gu-sto per vie carsiche, che possono riaffiorare anche a distanza di mezzo millennio. Prendiamo atto con soddisfazione che un prodotto cinematografico, originale, affascinante e impegnativo, abbia Burri per soggetto e apra un canale diverso, tra gli altri atti-vati da e con il Centenario, per diffondere la conoscenza dell’opera di Burri e per la sua piena valorizzazione. Che sia stato proiettato nel mitico Chinese Theatre è una conferma all’attenzione e all’attesa con cui il pubblico statunitense continua a guardare a Burri, che visse a lungo in America”.